Lettere dal carcere

Riceviamo e pubblichiamo alcune testimonianze a seguito dell’iniziativa di sostegno per gli ospiti del carcere di Sollicciano.

La nostra parrocchia da maggio scorso sta raccogliendo sia offerte libere (tramite buste presenti in fondo di chiesa con l’intestazione per il carcere) sia offerte mensili (seguendo l’iniziativa ‘adotta un carcerato’) da devolvere ai detenuti del carcere di Sollicciano, a seguito della situazione di difficoltà che ci è stata presentata da Francesco, operatore della Caritas che lavora proprio a Sollicciano. I carcerati hanno spesso bisogno di beni di prima necessità (biancheria intima, saponi, carta igienica…) che non vengono loro passati. Non potendo far entrare pacchi e oggetti da fuori, per ragioni di sicurezza, l’unica opportunità per potersi far carico delle necessità dei detenuti è tramite un’offerta in denaro con cui Francesco provvederà ai loro bisogni. Chi lo desidera può prendersi a cuore un carcerato donando per sei mesi una quota mensile di 25 euro che saranno usate per una persona specifica il cui nome rimarrà però coperto da anonimato (saranno utilizzati nomi fittizi).

Dice Gesù nel Vangelo (Mt 25, 31-46): […] “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. […] In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. […]

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