SOSPENSIONE DI TUTTE LE FUNZIONI RELIGIOSE

Si avvisa che per ordine del vescovo le messe, le esequie e tutte le funzioni religiose sono sospese da da oggi fino al 3 aprile.

Le chiese rimangono aperte per la preghiera personale, mantenendo la distanza di almeno un metro tra le persone. Di seguito riportiamo il comunicato originale.

Carissimi,
invito tutti i sacerdoti ed i religiosi ad attenersi alle norme dell’ultimo decreto del governo emanato questa notte in cui, all’articolo 2, lettera v, vengono sospese le celebrazioni liturgiche e ogni altra funzione religiosa – e quindi la celebrazione pubblica della Santa Messa – comprese le esequie, da oggi fino a nuove indicazioni (attualmente il decreto è in vigore fino al 3 aprile).
Rimangano aperte le chiese per la preghira personale, garantendo la possibilità di mantenere la distanza di un metro tra i singoli fedeli.
In comunione di preghiera.


Giuseppe card. Betori

Coronavirus: variazione delle attività parrocchiali

A seguito delle disposizioni dei vescovi della Toscana (leggi) a causa dell’emergenza coronavirus le consuete attività parrocchiali subiranno modifiche o interruzioni:

  • Le benedizioni delle case e delle famiglie sono sospese. Verranno riprogrammate e portate a termine appena sarà terminata l’emergenza sanitaria.
  • Il catechismo dei bambini e degli adulti riprenderà con la ripresa delle attività scolastiche.
  • Tutte le attività della caritas sono sospese, è attivo un numero di cellulare per le urgenze ed emergenze caritartive: 334 9626252
  • Le messe feriali del pomeriggio saranno celebrate in chiesa e non in cappellina.
  • La santa messa alla casa di riposo è celebrata solo per gli ospiti della casa di riposo e non per le persone esterne.

COMUNICATO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TOSCANA: NUOVE DISPOSIZIONI PER LIMITARE IL CONTAGIO DEL CORONAVIRUS

Di seguito il comunicato completo (l’originale in formato PDF è scaricabile a questo link):

I Vescovi delle Diocesi della Toscana invitano a ottemperare a quanto la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indicato in data odierna circa la vita liturgica e pastorale delle comunità, a seguito delle misure contenute nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per arginare il rischio del contagio del coronavirus, le cui norme vanno accolte come contributo al bene comune e alla serena convivenza sociale.

Alle luce delle norme governative e delle indicazioni della CEI, mentre prendono atto della “possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”, i Vescovi della Toscana – in una prospettiva prudenziale, in quanto nella regione al momento la situazione sanitaria non sembra presentare quei caratteri di gravità che si riscontrano in altri territori – dispongono, fino a quando rimarrà in vigore il decreto governativo, le seguenti specifiche misure precauzionali, che si aggiungono a quelle indicate nei giorni scorsi, che parroci, operatori pastorali e fedeli sono invitati a rispettare scrupolosamente:

  • i riti liturgici siano celebrati attenendosi a quanto specificano le disposizioni governative circa la distanza tra le persone presenti, al fine di evitare l’affollamento, prendendo gli opportuni provvedimenti perché questo sia possibile;
  • si ricorda anche che dal precetto di partecipare alla Messa festiva sono dispensati quanti ne siano impediti per grave causa, quale è la malattia e, nella presente circostanza, la condizione degli anziani che possono più facilmente subire la diffusione del virus;
  • si sospendano gli incontri di catechesi fin quando rimanga in vigore quanto disposto dal decreto governativo circa la sospensione dell’attività scolastica;
  • nelle attività formative, pastorali, caritative o di natura sociale, che si svolgono nelle parrocchie, negli oratori, negli istituti e nelle aggregazioni, si seguano fedelmente le disposizioni del decreto governativo circa le situazioni in cui si verifica il convenire di più persone, evitando gli affollamenti che annullano le dovute distanze tra le persone;
  • si invita a sospendere la benedizione delle famiglie fino alla cessazione dell’emergenza sanitaria;
  • si raccomanda la massima attenzione al rispetto della distanza tra le persone e in genere delle misure igienico-sanitarie descritte nell’allegato al decreto governativo, in particolare in occasione delle Confessioni e della Comunione ai malati;
  • anche negli ambienti delle attività pastorali è bene mettere a disposizione le soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani;
  • si invitano le parrocchie, gli istituiti religiosi e le aggregazioni laicali a limitarsi alle attività liturgiche e pastorali ordinarie, rinviando ad altri tempi quelle straordinarie; in ogni caso si ribadisce che dovranno essere attentamente osservate le disposizioni circa le distanze da mantenere fra le persone; in questo contesto si reputa doveroso sospendere anche i pellegrinaggi.

Queste disposizioni si aggiungono a quelle date giorni fa ai parroci delle chiese toscane:

  • tenere vuote le acquasantiere;
  • omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche;
  • distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;
  • prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.

I Vescovi rinnovano la vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla a livello sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Smarrimento e paura non devono spingere a una sterile chiusura; questo è il tempo in cui ritrovare motivi di realismo, di fiducia e di speranza, che consentano di affrontare insieme la difficile situazione. I Vescovi rinnovano l’invito alla preghiera, per invocare dalla Misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male: «Dio onnipotente e misericordioso, guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre» (Messale Romano).

5 marzo 2020

I Vescovi delle Diocesi della Toscana